PREMIO INTERNAZIONALE CULTURA CATTOLICA

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   La giuria del “Premio Internazionale Medaglia d’Oro al merito della Cultura Cattolica” composta dal Prof. Gianfranco Morra, presidente, Dott. Cesare Cavalleri, segretario, Prof.ssa Angela Ales Bello, Prof. Fortunato Tito Arecchi, Prof. Onorato Grassi, Prof. Francois Livi, Prof. Alejandro Llano, Dott. Vittorio Messori, Mons. Luigi Negri, Prof. Lorenzo Ornaghi, Ing. Loris Marin ha assegnato il premio per l’anno 2008 a

S.E. Mary Ann Glendon

 

Motivazione

Il curriculum di Mary Ann Glendon, cittadina americana, ambasciatore degli Stati Uniti presso la Santa Sede, appare assai ricco e fertile. Avvocato, sposa, madre di tre figlie, professoressa di legge nelle Università di Boston, Chicago ed Harvard, autrice di numerose pubblicazioni scientifiche in materia di diritti umani, diritto comparato, diritto internazionale, diritto di famiglia e bioetica, ha presieduto la delegazione della Santa Sede in una delle più controverse conferenze internazionali, quella dell’ONU a Pechino sui cosiddetti «diritti riproduttivi», che si svolse nel 1995. È stata inoltre Presidente della Pontificia Accademia per le Scienze Sociali, e, nel suo Paese, del President’s Council on Bioethics.

Attraverso la sua attività scientifica e il suo impegno sociopolitico, la Glendon ha mostrato che la democrazia non è soltanto una gamma di strutture politiche per gestire il consenso popolare e garantire le libertà, soprattutto quelle di parola e di associazione. Essa è prima ancora un insieme di idee sull’uguaglianza, la libertà e la sovranità popolare. Da ciò la sua continua insistenza sull’importanza di difendere quelle “scuole di virtù civiche” che sono le formazioni sociali intermedie, a partire dalla famiglia.

I corpi intermedi, in cui si articola la società civile, sono spazi di educazione alla convivenza non secondo i banali e deludenti moduli di una tolleranza astrattamente «neutralistica», bensì in vista di una formazione integrale dell’umano. Il discorso della Glendon, soprattutto in una delle sue opere più tradotte, Rights Talk. The Impoverishment of Political Discourse (1991), ha descritto le conseguenze politiche del liberalismo contemporaneo e del suo eccessivo individualismo. E ci ha così offerto, nel solco del cattolico-liberale Tocqueville, una delle più complete panoramiche delle relazioni tra legge, cultura e democrazia.

La Giuria ha inteso premiare l’esemplarità di una ricerca e di una testimonianza rivolte al recupero, in prospettiva cattolica, delle categorie della responsabilità e della socialità. In non casuale coincidenza con il sessantesimo anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, della quale la Glendon ha richiamato, oltre il loro significato giuridico, la fondazione antropologica e le conseguenze morali.